di Olga Festa - foto Giacomo Pepe

Bari, gruppi che ballano per strada sulle note delle boyband coreane: è il "Kpop in public"
BARI – Gruppi di giovani che si riuniscono in piazze, parchi e strade per esibirsi in scatenati balli al ritmo di canzoni provenienti dall’Estremo Oriente. È il “Kpop in public”: un fenomeno globale nato negli ultimi anni sulla scia del successo del Korean Pop e di boyband quali i BTS. 

Anche a Bari sono nate delle crew che realizzano colorate coreografie in giro per la città. Ognuna ha un proprio stile ed è composta in prevalenza da ragazze con un’età che varia dai 15 ai 30 anni. Alcuni di questi gruppi sono pure riusciti a imporsi a livello nazionale ed europeo, vincendo importanti contest che riuniscono appassionati provenienti da tutto il mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo quindi andati a incontrare tre di questi gruppi in piazza Cesare Battisti, alle spalle dell’Ateneo: un luogo spesso scelto dai kpoper per i loro sfrenati spettacoli. (Vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La prima crew è la veterana tra quelle baresi, nata nel "lontano" 2018. Si tratta del gruppo dei “QTDream”, riconoscibili grazie alle t-shirt viola su cui spicca il loro simbolo: un cuore lilla formato dalle iniziali Q e D.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Oggi sono in otto e sono alle prese con la coreografia di “Chk Chk Boom” degli Stray Kids, altra band sudcoreana di grande successo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Li vediamo quindi prendere posizione e partire seguendo la musica proveniente da una cassa posizionata sul pavimento. Se in un primo momento appaiono compatti, disposti in un’ordinata scacchiera, con l’incalzare del ritmo la formazione cambia, assumendo prima la forma di una piramide, salvo poi richiudersi a cerchio intorno a uno dei danzatori. In questi balli è infatti importante dare risalto a turno a tutti i diversi idol (ovvero i membri del gruppo) durante l’alternarsi delle strofe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Conclusa l’esibizione, facciamo la conoscenza dei ragazzi. La prima a venirci incontro è la 28enne Veronica, leader e fondatrice dei QTDream che conta in tutto 14 membri. «Adoriamo tutti il Kpop – spiega la giovane – e ormai da sette anni ci riuniamo per dare sfogo alla nostra creatività. E ci esibiamo sempre in pubblico, perché pensiamo che queste coreografie abbiano un forte impatto per chi ci osserva dall’esterno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In effetti il ritmo incalzante, le varie forme e soprattutto la perfetta sincronia rendono entusiasmanti le performance targate Korean pop. (Vedi video)

«Quando iniziammo il Kpop aveva appena fatto capolino in Puglia – continua la leader -. E siccome questo tipo di musica non era ancora molto conosciuto, aprivamo ogni live con una piccola introduzione per far conoscere la nuova realtà. Per la stessa ragione organizzammo, nel 2018, il primo raduno barese di appassionati di pop coreano, nel piazzale antistante il cinema Showville. Da quel momento il movimento si è sparso a macchia d’olio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Lasciamo ora i QTDream per andare a conoscere i “Misul”, nati nel maggio 2022, che troviamo alle prese con “Fact Check” dei NCT 127. La coreografia prevede un susseguirsi di movimenti febbrili, rapidi giri su se stessi e una formazione (composta oggi da 8 kpoper) che occupa tutto lo spazio possibile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


A differenza della prima crew, questa non ha una propria divisa ma i suoi componenti indossano vestiti tra i più disparati, adatti però alla loro esibizione. Spesso però la scelta degli abiti ricalca quelli degli idol sudcoreani. «Il Kpop è infatti un genere che riesce a combinare tanti ambiti artistici – spiega la 19enne Desideria –. Perché se è vero che il ballo è l’aspetto più importante, anche l’estetica qui acquista grande importanza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ognuno di questi kpoper accanto al proprio nome ne aggiunge poi uno che rimanda a una musa o una divinità greca. «Misul in coreano significa appunto “arte”, in quanto noi ci sentiamo veri e propri portatori d’arte - ci rivela la 21enne Vale -. Da qui l’idea di associare noi stessi (in tutto siamo 16) a una musa: io per esempio sono Erato, ma ci sono anche Euterpe, Dioniso, Ade e così via».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma è arrivato il momento di andare a conoscere il gruppo più di successo di Bari: gli Sky Crew, freschi vincitori di un importante contest nazionale di Kpop.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Oggi sono in sei e sono intenti a provare “Standing next to you” di Jungkook, membro dei BTS. Si tratta di una coreografia caratterizzata dall’estrema fluidità e sincronia dei movimenti che ricordano in parte quelli del re del pop Micheal Jackson. Tra questi il “crotch grab”, famoso passo dove i ballerini stringono il cavallo dei pantaloni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci avviciniamo a loro, scoprendo che ognuno porta uno pseudonimo coreano, così come avviene per gli idol. «Siamo nati nel maggio 2020 – rivela la 25enne Mariantonietta “Hyejin” – e ad oggi siamo in tutto 16. In questi anni abbiamo partecipato a diversi contest organizzati durante le diverse fiere del fumetto sparse per la Penisola, in cui a manga e cosplayer si aggiungono anche competizioni di Kpop. Nel marzo 2024 abbiamo vinto la sfida pugliese, accedendo così di diritto al campionato nazionale svoltosi ad aprile durante il Comicon di Napoli. E qui abbiamo letteralmente trionfato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Vincere il campionato contro crew provenienti da tutt’Italia è stata una grandissima soddisfazione – sottolineano la 19enne Mari “Mwahri” e la 21enne Noemi “Mimi” –.  Ci ha permesso tra l’altro di partecipare anche all’Europeo come rappresentanti italiani. Questa è stata un’occasione per metterci alla prova, ma soprattutto un modo per fare amicizia con ragazzi di tutto il mondo con cui condividiamo la stessa passione: quella per il Kpop».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Il video (di Olga Festa e Gaia Agnelli) dell'esibizione dei gruppi baresi di Kpop:






 


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La prima crew che incontriamo è la veterana tra quelle baresi, nata com’è nel 2018. Si tratta del gruppo dei “QTDream”, riconoscibili grazie alle t-shirt viola...
...su cui spicca il loro simbolo: un cuore lilla formato dalle iniziali Q e D
Oggi sono in otto e sono alle prese con la coreografia di “Chk Chk Boom” degli Stray Kids. Li vediamo quindi prendere posizione e partire seguendo la musica proveniente da una cassa posizionata sul pavimento...
Se in un primo momento appaiono compatti, disposti in un’ordinata scacchiera, con l’incalzare del ritmo la formazione cambia, assumendo prima la forma di una piramide...
salvo poi richiudersi a cerchio intorno a uno dei danzatori
In questi balli è infatti importante dare risalto a turno a tutti i diversi idol (ovvero i membri del gruppo) durante l’alternarsi delle strofe
Facciamo la conoscenza dei ragazzi. «Adoriamo tutti il Kpop – spiega la 28enne Veronica (la prima a destra nella foto), leader e fondatrice dei QTDream – e ormai da sette anni ci riuniamo per dare sfogo alla nostra creatività»
Lasciamo ora i QTDream per andare a conoscere i “Misul”, nati nel maggio 2022...
...che troviamo alle prese con “Fact Check” dei NCT 127
La coreografia prevede un susseguirsi di movimenti febbrili...
... rapidi giri su se stessi...
...e una formazione che occupa tutto lo spazio possibile
«Il Kpop è un genere che riesce a combinare tanti ambiti artistici – spiega la 19enne Desideria (al centro in foto) –. Perché se è vero che il ballo è l’aspetto più importante, anche l’estetica qui acquista grande importanza»
Ognuno di questi kpoper accanto al proprio nome ne aggiunge uno che rimanda a una musa greca. «Misul in coreano significa appunto “arte”, in quanto noi ci sentiamo veri e propri portatori d’arte», ci rivela la 21enne Vale (la prima a sinistra in foto)
Ma è arrivato il momento di andare a conoscere il gruppo più di successo di Bari: gli Sky Crew, freschi vincitori di un importante contest nazionale di Kpop
Oggi sono intenti a provare “Standing next to you” di Jungkook, membro dei BTS
Si tratta di una coreografia caratterizzata dall’estrema fluidità...
...e sincronia dei movimenti che ricordano in parte quelli del re del pop Micheal Jackson
Tra questi il “crotch grab”, famoso passo dove i ballerini stringono il cavallo dei pantaloni
«Siamo nati nel maggio 2020 – rivela la 25enne Maria Antonietta “Hyejin” –. In questi anni abbiamo partecipato a diversi contest. Nel marzo 2024 abbiamo vinto la sfida pugliese, accedendo così di diritto al campionato nazionale svoltosi ad aprile durante il Comicon di Napoli. E qui abbiamo letteralmente trionfato»
«Vincere il campionato contro crew provenienti da tutt’Italia è stata una grandissima soddisfazione», sottolineano la 19enne Mari “Mwahri” e la 21enne Noemi “Mimi” (a destra nella foto)



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